Il "porta a porta” risulta sicuramente il sistema più comodo e funzionale di raccolta rifiuti a patto che:

  1. impariamo a separare correttamente i rifiuti che produciamo.
  2. i rifiuti vengano esposti sotto casa solamente nei giorni indicati e negli orari previsti (non prima delle 20 del giorno precedente la raccolta).
    IL MANCATO RISPETTO DI QUESTE SEMPLICI INDICAZIONI OLTRE A TRASFORMARE ANGOLI DI PAESE IN DISCARICHE, PUO' COMPORTARE SANZIONI AMMINISTRATIVE E PENALI.

Di seguito si elencano le varie tipologie di rifiuti che vengono raccolte con questo sistema di raccolta: 

  • Frazione umida;
  • Carta e cartone;
  • Frazione secca;
  • Plastica da imballaggi;
  • Vetro e barattolame.

Frazione Umida

Per conferire questa tipologia di rifiuto è necessario utilizzare un contenitore di medie dimensioni (circa 20 litri) nel quale depositare i sacchetti BIODEGRADABILI di "MATERBI".
 
Cosa si deposita nella frazione umida? 
Il rifiuto organico occupa nel rifiuto urbano un significativo valore in termini di peso; basta calcolare le quantità di scarti legati alla pulizia della frutta e della verdura e degli avanzi di cucina. Tutti questi materiali organici, di origine naturale, non presentano eccessivi problemi di smaltimento se non per il fatto che, essendo ricchi di umidità, rappresentano un non trascurabile componente del peso dei rifiuti. Se avviati a discarica contrìbuirebbero alla formazione del percolato e se inceneriti abbasserebbero la temperatura di combustione dell'inceneritore riducendone l'economicità. Il loro destino naturale è pertanto quello di essere reimmessi nel ciclo dal quale provengono, di tornare cioè a fornire materiale utile, sotto forma di humus, da utilizzarsi perla crescita dei vegetali. 
Chi ha il sano hobby del giardinaggio sicuramente sa che miscelando opportunamente il rifiuto organico con il materiale proveniente dagli sfalci e dalla pulizia dei giardini quale erba, fiori, rami e foglie, è possibile ottenere dell'ottimo humus. 
Le modalità di questa trasformazione sono tutte quelle operazioni che sinteticamente vengono definite "compostaggio". Del resto questo materiale, prodotto in impianti industriali, viene già comunemente commercializzato, misto ad altro terriccio o a torba, come fertilizzante per i nostri fiori. Questi processi sono fattibilissimi anche su scala ridotta nell'orto 0 nel giardino, per nostro uso e consumo. Mediante semplici, ma precisi, accorgimenti è possibile produrre del compost 
per uso diretto utilizzando un adeguato contenitore. 
 
Cosa si conferisce? 

  • Avanzi di cibo; 
  • Ossa; 
  • Gusci di uova, noci, nocciole; 
  • Avanzi di preparazione ortaggi; 
  • Bucce in genere; 
  • Buste the e camomilla; 
  • Fondi del caffè; 
  • Pelli, penne; 
  • Fazzoletti, tovaglioli e carta assorbente usati.
     

Come conferire? 
Utilizzando un contenitore di medie dimensioni contenente i sacchetti di materbì (non utilizzare sacchetti non biodegradabili) ed esporlo il giorno della raccolta. 


CARTA E CARTONI

Il riciclo della cana è divenuto col tempo un fenomeno ormai abitudinario, quasi come per il vetro, anche se ovviamente sì può fare di più e meglio. La produzione della carta presenta dei costi legati sia alle materie prime utilizzate (alberi e acqua) che ai processi di trasformazione delle stesse. Con l'utilizzo di carta riciclata si evita l'utilizzo di nuove materie prime e si evita di conferire in discarica o all'inceneritore tonnellate di cartone, riviste, giornali, pubblicità, etc, etc.

Cosa si conferisce?

  • Carta, giornali, riviste, libri, quaderni, fotocopie e fogli di carta vari;
  • Cartone, scatole di pasta e detersivo, scatole per alimenti.

...e cosa invece NON si conferisce

  • Copertine plastificate, pergamena;
  • Carta unta o sporca di colla, carta oleata (tipo carta forno);
  • Carta chimica dei fax o autocopiante, carta carbone;
  • Fazzoletti di carta sporchi.

Sì ricorda che è necessario togliere graffette di metallo e nastro adesivo. Anche una piccola quantità di questi rifiuti rende tutto il resto non riciclabile.


FRAZIONE SECCA

Tutto ciò che non può essere raccolto e smaltito separatamente nei vari contenitori e al centro di raccolta costituisce la cosiddetta frazione secca o indifferenziata che, attualmente, riveste circa il 60% del totale dei rifiuti raccolti. Per poter effettuare correttamente il conferimento è necessario riporre i rifiuti in un apposito SACCO VIOLA semitrasparente in modo tale da permettere agli operatori di verificare il corretto conferimento degli stessi.

Cosa si conferisce?

  • Spugnette di gomma;
  • Fogli che hanno avvolto salumi, carne, formaggi e alimenti in genere (se sporche e con residui di alimenti);
  • Piatti, bicchieri, posate di plastica;
  • Pannolini e pannoloni;
  • Sabbia igienica del gatto;
  • Cenere e residui di sigarette, sigari, ecc.. (ben raffreddati!);
  • Tappi sughero;
  • Tappi a corona e cestello dello spumante;
  • Tubo del dentifricio se contenente residui;
  • Confezioni dei cosmetici tipo fondotinta se contenente residui;
  • Cottonfioc e cotone idrofilo usato;
  • Garze, fasciature, cerotti;
  • Capelli;
  • Mollette rotte e grucce per abiti.

SI RICORDA CHE I RIFIUTI NON CONFORMI E/O CONTENUTI NEI SACCHI NERI NON VERRANNO RITIRATI.


PLASTICA ED IMBALLAGGI

Con questo nome generico vengono classificati diversi materiali con caratteristiche anche molto diverse. Considerata la complessità merceologica dei diversi prodotti comunemente denominati "plastica", vale la pena di trattarla il più possibile in dettaglio. Nel nostro rifiuto domestico troviamo diversi tipi di "plastica", proveniente dalle fonti più inconsuete. Di seguito si elencano le diverse tipologie che si possono conferire come previsto da CO.RE.PLA. (Consorzio Recupero Plastica).

Cosa si conferisce?
Tutti questi materiali DEVONO ESSERE PULITI e NON DEVONO CONTENERE RESIDUI DI PRODOTTO

  • Bottiglie acqua minerale, bibite, olio, succhi, latte;
  • Flaconi per detersivi, saponi, prodotti per l'igiene della casa, della persona, cosmetici, acqua distillata e liquidi in genere;
  • Flaconi dispensatori per sciroppi, creme, salse, yogurt;
  • Piatti, bicchieri di plastica;
  • Film d'imballaggio per raggruppare più bottiglie di acqua minerale o bibite;
  • Film d'imballaggio per confezioni di carta igienica e rotoli di carta assorbente da cucina;
  • Shopper (sacchetti/buste) dei negozi e supermercati;
  • Vaschette e confezioni in plastica trasparente per alimenti freschi (es. affettati, formaggi, pasta fresca, frutta, verdura);
  • Vaschette porta uovo (se in plastica);
  • Vaschette/barattoli per gelato;
  • Contenitori per yogurt, creme di formaggio, dessert;
  • Confezioni rigide per dolciumi (es. scatole trasparenti e vassoi interni ad impronte);
  • Vaschette per alimenti e piccoli imballaggi in genere in polistirolo espanso;
  • Buste e sacchetti per alimenti in genere (es. pasta, riso, patatine, salatini, caramelle, surgelati);
  • Reti per frutta e verdura;
  • Contenitori vari per alimenti per animali;
  • Barattoli per confezionamento di prodotti vari (es. cosmetici, articoli da cancelleria, salviette umide, detersivi, rullini fotografici);
  • Coperchi in plastica (da separare dall'imballaggio principale se in altro materiale);
  • Blister e contenitori rigidi e formati a sagoma (es. gusci per giocattoli, pile, articoli da cancelleria, gadget vari, articoli di ferramenta e del "fai da te");
  • Scatole e buste per il confezionamento di capi di abbigliamento (es. camicie, biancheria intima, calze, cravatte);
  • Sacchi, sacchetti, buste per prodotti non alimentari (es. sacchi per detersivi, per prodotti per giardinaggio).

 
... e cosa non si conferisce in quanto non previsto dal CO.RE.PLA

  • Beni durevoli in plastica (es. piccoli elettrodomestici, articoli casalinghi, complementi d'arredo);
  • Giocattoli;
  • Custodie per CD, musicassette, videocassette;
  • Posate di plastica;
  • Canne per irrigazione;
  • Barattoli e sacchetti per colle, vernici, solventi;
  • Grucce appendiabiti;
  • Borse zainetti, sporte;
  • Posacenere, portamatite;
  • Bidoni e cestini portarifiuti;
  • Cartellette portadocumenti;
  • Componentistica e accessori auto;
  • Imballaggi con evidenti residui del contenuto (rifiuto pericoloso, non pericoloso o putrescibile);
  • Vasi per vivaisti;
  • Cassette per bottiglie;
  • Cassette della frutta.

VETRO

ll recupero delle bottiglie e dei vasetti di vetro consente di ottenere vetro da altro vetro; il riciclaggio di questo materiale permette un risparmio sia sulle materie prime (sabbie silicee) che di energia per la produzione, in quanto  
il vetro fonde ad una temperatura minore rispetto alla materia prima. Dal vetro raccolto (trasparente, marrone e verde) si ottiene solo vetro verde in diverse gradazioni di colore, per cui sicuramente è fondamentale effettuare, se espressamente richiesto da chi effettua la raccolta di questo materiale, una selezione a monte del vetro di diverso colore.


BARATTOLAME

Due sono i principali tipi di lattine comunemente usate come contenitori per cibi e bevande: le lattine in banda stagnata e quelle di alluminio. Lo scatolame in banda stagnata come rottame di ferro viene fuso per produrre acciaio dopo averlo liberato dallo stagno. ll recupero dell'alluminio è sicuramente molto più remunerativo e quindi economicamente più conveniente. Di alluminio sono fatte le lattine di tutte le nostre comuni bibite. Questo prezioso metallo, di cui non finiremo mai di apprezzare la versatilità di utilizzo, possiede un costo produttivo/energetico molto elevato dovendolo estrarre dalla bauxite (roccia ricca di ossidi di alluminio). Al contrario, con il riciclo, rifondendo il metallo delle lattine, il costo si abbassa notevolmente, permettendo anche un risparmio sull'approvvigionamento di questa materia prima.


Ultimo aggiornamento

Thu Feb 18 15:18:56 CET 2021

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