Tutti sanno (o dovrebbero sapere) che gli oli esausti di origine minerale o sintetica sono altamente inquinanti e quindi devono essere adeguatamente smaltiti. Qualcuno però ignora che anche l’olio vegetale esausto è altrettanto nocivo per l’ambiente. La sua combustione produce sostanze tossiche e il relativo contatto con l’acqua, qualora fosse buttato negli scarichi domestici, crea una micro barriera che riduce o impedisce l’assunzione di sostanze nutritive ed ossigeno da parte di flora e fauna. Attualmente si stima una produzione di circa 280.000 tonnellate di rifiuto ogni anno, di cui 60.000 tonnellate provenienti direttamente dalla ristorazione. È dunque opportuno procedere a una raccolta specifica degli oli esausti, puntando a recuperarli tramite la raccolta differenziata.
Presso il centro di raccolta comunale è possibile conferire gratuitamente sia gli oli esausti di origine vegetale che quelli di origine minerale. Gli oli raccolti, non solo non inquinano l'ambiente ma vengono utilizzati per produrre bio-carburanti (oli vegetali) o lubrificanti sintetici (oli di origine minerale).